La Cattedrale di Matera è collocata sulla Civita: il luogo più alto della città. Il suolo su cui sorge è in realtà un terrapieno artificiale realizzato per innalzare ulteriormente questo complesso in modo da sovrastare l’intera città.
La Civita durante il Medioevo, prima cioè che il processo di urbanizzazione dei Sassi prendesse avvio, rappresentava il centro socio-culturale cittadino; lavori di scavo e indagini archeologiche hanno messo in luce come questo sia stato uno dei luoghi più frequentati a partire dalle epoche arcaiche.
La Cattedrale è dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio; è stata eretta tra il 1230 e il 1270 in occasione della fusione della diocesi di Matera con quella di Acerenza avvenuta nel 1203.
L’edificio in stile romanico pugliese presenta sulla facciata principale molti elementi ornamentali di forte valenza simbolico-religiosa. Il portale finemente decorato è sormontato da una nicchia in cui è allocata la statua della Madonna della Bruna; mentre ai lati vi sono: a destra San Pietro e a sinistra San Paolo. Più esternamente sono ospitate altre due statue che raffigurano Sant’Eustachio quella di destra e San Teopista quella di sinistra. Altro elemento di particolare rilievo è il rosone romanico collocato al centro della facciata che richiama il tema della ruota della fortuna particolarmente diffuso in epoca medioevale.
Il prospetto laterale presenta due porte: la prima è la ‘porta di piazza’ vi si accede attraverso una scalinata ed è ornata da decorazioni; la seconda è detta ‘porta dei leoni’ dalle due raffigurazioni feline a tutto tondo poste ai suoi lati, anche in questo caso abbondano gli elementi decorativi.
Il campanile ha base quadrangolare e un terrazzo che lo divide in due parti; termina con una cuspide su cui poggiano una sfera e una croce.