La cappella rupestre di San Vito è collocata in una posizione panoramica da cui è possibile godere di una fantastica visuale sui Sassi e sulla Gravina.
L’ingresso è completamente crollato.
La navata interna è un po’ irregolare, il coro è sopraelevato e vi si accede attraverso due archi a tutto sesto su cui sono leggibili tracce di affreschi, sulla parete di fondo vi sono tre nicchie absidali che, come si intuisce, un tempo erano decorate. L’altare è staccato dalla parete, dietro è stata rinvenuta una tomba.
La cappella è inserita in un complesso rupestre più ampio costituito da diverse grotte, usate come ricovero per gli animali, e da alcune cisterne che servivano per l’approvvigionamento dell’acqua; in particolare a sinistra della chiesa ve n’è una con copertura a cupola che fu scelta da Pier Paolo Pasolini, durante le riprese del film “Il Vangelo secondo Matteo”, per ambientarvi la tomba di Gesù.
Il complesso ha subito molti danni riconducibili sia ad atti vandalici che a fenomeni atmosferici tali che gli elementi architettonici e artistici cominciano a fondersi con i segni lasciati dalla natura e dal tempo.